La prima conviviale di maggio si è tenuta, come di consuetudine, presso la sala a noi dedicata del Ristorante Dinner di Legnano. Il Presidente Zeni ha aperto la serata accogliendo i soci, gli ospiti e Massimiliano Andreani, Sensei del Shorei Shobukan, scuola di arti marziali di Legnano.
Al termine della cena è il socio Franco Cipriani a introdurre il relatore Andreani, in quanto istruttore del figlio Ludovico, ospite del papà Franco e
presente in sala.
Massimiliano Andreani inizia il suo percorso nelle arti marziali nel 1994 con la pratica del Goju-Ryu e del Kobudo di Okinawa. Nel 2002 si avvicina al Kenjutsu seguendo la corrente Hakateyama. Nella ricerca di un sempre maggiore approfondimento dell’arte marziale entra in contatto con la scuola del maestro Beghetto nel 2010 avvicinandosi così ad altre aree e visioni del karate. Decisivo l’incontro con la scuola Kenkyukai del maestro Goju-Ryu di Okinawa tramite il maestro Buttazzoni che incarna l’ideale del GojuRyu sempre ricercato. Nel desiderio di approfondire una didattica migliore per la scuola, che faccia da ponte tra la tradizione e lo sport e i giovani, Andreani ottiene la qualifica di allenatore di Sport Chanbara, di Karate Contact PGS e di
istruttore zendokai, uno stile Jissen di karate.
Numerosissime cinture ottenute, Massimiliano è anche alleducatore di sport inclusivo PGS di arti marziali 2° livello. Qualifica quest’ultima che, spiega Cipriani, tratteggia la personalità e lo stile umano ed educativo che contraddistingue il nostro relatore, professionista attento, dedito alle persone e alla cura del singolo. Nella narrazione di Massimiliano, scopriamo infatti una personalità tanto forte quanto misurata che pone l’attenzione sui suoi allievi senza pretendere di ottenere performance di atleti ma puntando sulla valorizzazione della personalità di ciascuno nel rispetto della sua crescita personale, si essa fisica che umana.
La scuola Shorei Shobukan Karate di Legnano nasce dall’esperienza maturata negli anni di studio e di insegnamento e dall’esigenza di avere un luogo dove, pur tramandando e preservando le tradizioni e i metodi, ci si mantiene aperti al confronto e allo scambio con altre realtà e visioni del mondo del karate. La scuola è quindi un luogo in cui ci si impegna a trasmettere sia la tecnica che la cultura nel rispetto dei tempi del praticante. Il luogo di crescita diventa così un vero e proprio dojo, ossia il luogo di formazione dove si segue la via. Numerose sono le proposte della scuola Shorei; dal karate per adulti nell’arte del combattimento e nella costante ricerca di unire corpo mente e spirito, al karate per i bambini con un programma
volto a completare l’evoluzione psicomotoria dei più piccoli in assoluta sicurezza e mediante lo studio di forme e combattimenti prestabiliti, e ancora lo sport Chambara rivolto a tutti nel
quale gli attrezzi utilizzati rappresentano le armi tradizionali del medioevo giapponese e sono omologate in base alla loro lunghezza e tipologia
d’uso. Un’attenzione anche al femminile con il programma Cintura rosa che punta all’educazione della consapevolezza emotiva e infine il sensei
kids proposto ai bambini e alle loro famiglie.
Non solo sport quindi, ma percorsi di crescita adatti a tutte le età. Alcune domande da parte dei presenti precedono la consegna, da parte del Presidente Nicola, della nostra pergamena quale omaggio al relatore e contributo al progetto End Polio Now.