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L’ematologia tra sfide ed opportunità” – Interclub con RC Parchi e RC Ticino

La serata in Interclub dello scorso martedì 7 novembre allo Chalet nel parco di Cerro Maggiore, è stata occasione di ritrovo con i soci del RC Parchi, organizzatori della serata, e i soci del RC Ticino.

Soci e consorti intervenuti per ascoltare un relatore di spicco sul nostro territorio nella medicina e nello specifico nell’Ematologia.

Il dottor Alessandro Corso ha preso la parola al termine della cena e dopo l’apertura da parte del Presidente di RC Parchi seguito dall’intervento del Presidente di RC Ticino e infine del nostro Nicola Zeni.

Tutti lieti di intervenire in questa formula di condivisione e ritrovo qual è l’Interclub.

Il dottor Alessandro Corso è medico dal 1985 e specializzato in Ematologia presso l’Università di Pavia dal 1988. Presso il medesimo ateneo ha completato la sua formazione con una seconda specializzazione in Malattie Infettive nel 1993. Si occupa principalmente di gammopatie monoclonali, mieloma multiplo ed oncoematologia. Già Dirigente Medico della Divisione di Ematologia presso il Policlinico S. Matteo di Pavia, dal 2018 è Dirigente Medico di II livello della UOC di Ematologia presso l’Ospedale di Legnano.

Il nostro relatore apre il suo discorso confidandoci che la sua soddisfazione più grande sta nell’aver raggiunto l’obiettivo del creare una realtà territoriale soddisfacente a garanzia di un’assistenza medica completa per soddisfare le esigenze terapeutiche del paziente senza dover ricorrere a spostamenti fuori dal proprio territorio.

I traguardi “clinici” invece, se così si possono definire, perché in Medicina, riferisce il dott.Corso, si è in continua ricerca e approfondimento, sono anche tangibili e i dati sono evidenti nel progressivo cambiamento e ammodernamento delle prognosi (nei casi di Leucemia Mieloide Cronica e Leucemia Mieloide Acuta, come da slides proiettate), si è passati negli ultimi venti anni dalla tradizionale monochemioterapia all’immunoterapia specifica fino alla terapia target su bersaglio molecolare fondante per arrivare anche alla guarigione operativa.

Nel Treatment free remission, l’obiettivo della terapia non è più soltanto il controllo della malattia ma l’ottenimento di una remissione anche dopo la sospensione della terapia.

Nella Leucemia Acuta Promielocitica la terapia è cambiata anche in termini di netta riduzione della mortalità che, se fino al 1973 era maggiore del 90%, dal 2013 ad oggi si constata la guarigione in oltre il 90% dei casi; anche nel Linfoma di Hodgkin si registra il passaggio dalla polichemioterapia e radioterapia all’attuale immunoterapia specifica che indica la possibile guarigione nell’oltre l’85% dei casi.

L’Immunoterapia si fonda sulla terapia innovativa con CAR T cells che utilizzano i linfociti T del paziente modificati in laboratorio.

Grazie a questa “riprogrammazione” in laboratorio, i linfociti T Car del paziente diventano capaci di riconoscere e distruggere le cellule tumorali.

I protocolli di cura, risultati di molto lavoro svolto dalla comunità scientifica e dalle istituzioni a tutela del paziente, sono volti a interagire con i vari centri di eccellenza per concorrere ad individuare probabili nuove strade nell’interesse di quanti attendono nuove speranze di vita.

Gli approcci alle cure e agli studi sono differenti e variano in ciascun paziente che nella medicina si ritrovano ad essere i soggetti della sperimentazione clinica.

Si definisce sperimentazione clinica un percorso certificato attraverso il quale si studiano nuovi farmaci per verificarne l’efficacia e valutarne gli effetti collaterali. Seguendo il Good Clinical Practice, si procede mentendosi allineati alle linee guida internazionali che stabiliscono uno standard di qualità etico e scientifico per il disegno, la conduzione, la raccolta dati e la divulgazione di sperimentazioni che coinvolgono gli esseri umani.

In questo lungo e articolato processo gli attori sono diversi ma al centro c’è sempre il paziente che, seppur nella consapevolezza di un percorso difficile, può oggi sperare e confidare nella medicina che opera in perfetto rigore e sempre alla ricerca di risposte esaustive e finalizzate al raggiungimento di obiettivi sempre più ambiziosi.

L’interessante relazione del dott. Corso si conclude con il dialogo a risposta di quesiti posti da alcuni tra i presenti e le foto di rito.