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Dal tacco alla scarpa: Silvia Paganini e Diego Rossetti al Castellanza

Giovedì 17 novembre la conviviale di Club si è svolta al Ristorante Dinner di Legnano e ha raccolto numerosi soci, consorti ed amici.

In apertura di serata il Presidente Ponzelletti ha ringraziato gli ospiti e relatori d’eccezione Silvia Paganini, accompagnata dal compagno di vita Jacopo Moschini (presidente dei Giovani Imprenditori – Confindustria Lombardia), e Diego Rossetti (presidente di Ali-Confindustria). Prima del servizio ai tavoli, un breve spazio nel quale il socio Nicola Guastadisegni ricorda e invita alla partecipazione al seminario sulla Rotary Foundation previsto per sabato 19 novembre in Liuc per il quale il programma è già stato diffuso mezzo mail.

Il tema della serata è stato proposto dal Past Presidente Giuseppe Ferravante che prende la parola per presentare i relatori, esponenti d’eccezione dell’imprenditoria legata al settore calzaturiero del nostro territorio.

Silvia Paganini è imprenditrice di terza generazione nell’azienda di famiglia, il Tacchificio Villa Cortese srl con il ruolo di Direttore Commerciale e MKTG. Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Alto Milanese e Membro Eletto del Consiglio Centrale dei Giovani Imprenditori di Confindustria nazionale.

Diego Rossetti è il maggiore dei fratelli oggi alla guida dell’azienda di famiglia nella quale riveste la carica di Presidente del lussuoso brand noto in tutto il mondo. Silvia e Diego sono le colonne portanti di due solide aziende territoriali che, con una storia familiare intrinseca di lavoro e passione nel settore, stanno traghettando le loro rispettive imprese attraverso un processo di innovazione e ammodernamento costanti.

La parola a Silvia Paganini che ci spiega come l’Italia rappresenti il primo produttore dell’Unione Europea, ottavo Paese esportatore a livello mondiale, da sempre leader indiscusso tra i produttori di calzature di fascia alta e lusso ad elevato contenuto moda. Il settore calzaturiero italiano conta circa 4mila aziende e 72mila addetti per un fatturato annuo complessivo attorno al 12,7 miliardi di euro. Il successo del comparto è collegato alla vivace iniziativa imprenditoriale e alla tipica struttura del settore che si espone in un contesto di “filiera” da cui deriva la concentrazione territoriale di aziende in aree organizzate in distretti situati prevalentemente in 7 Regioni: Marche, Toscana, Veneto, Lombardia, Puglia, Emilia Romagna e Campania interessando ben 23 provincie.

La storia del Tacchificio di Villa Cortese ha inizio nel 1961 quando Luigi Gazzardi fonda l’azienda senza immaginare che la storia dell’impresa si sarebbe così saldamente legata alla famiglia conoscendo uno sviluppo anche nella seconda generazione, quella dei figli Maurizio Fausto e Donata che negli anni 80 hanno introdotto il grande cambiamento legato non solo al semplice passaggio dal legno alla plastica per la realizzazione dei tacchi, ma anche all’utilizzo di nuovi macchinari, nuove tecniche di realizzazione necessarie per affacciarsi ad un mercato sempre più ricercato e in evoluzione. Nel 2007 si assiste all’ingresso della terza generazione in azienda, quella appunto della nostra giovane relatrice Silvia che insieme a i fratelli e ai cugini, in un processo di allineamento della mission e dei valori fondanti dell’azienda, stanno tutt’oggi costituendo una riformulazione dell’organigramma. Si assiste quindi all’avvio di processi collaborativi di ricerca con le università, ad un secondo ampliamento della sede dell’azienda, all’apertura dell’ufficio di modelleria con sede a Scandicci. Un processo di crescita dunque, ci dice Silvia, che fonda le sue radici nella passione ereditata dalla prima generazione nella quale il motto, che non passa di moda è sempre il medesimo” La qualità che porta in alto la bellezza, con il cuore nella storia e un passo nel futuro.” Un’attenzione sempre presente alla tradizione quindi, con lo sguardo volto all’innovazione mantenendo quella passione, cura, etica e sostenibilità necessari per garantire un vero successo nel settore. Un applauso a Silvia per la sua chiara esposizione, e ora la parola a Diego Rossetti.

La storia di Fratelli Rossetti ha inizio nel 1953 a Parabiago con il fondatore Lorenzo Rossetti e la moglie Lisetta, inizialmente con il marchio Yankee, rifacendosi al mito americano, specializzato in scarpe sportive. La prima fabbrica di proprietà di Renzo Rossetti apre a Parabiago nel 1958. Nel 1970 apre la prima boutique Fratelli Rossetti a Venezia, l’anno dopo a Milano in via Montenapoleone e nel 1979 New York e a Londra. Si consolidano intanto anche iconici modelli come lo stivale Magenta con la staffa e il mocassino con i fiocchetti.

Nel 1980 i designer Massimo e Lella Vignelli creano il nuovo logo di Fratelli Rosetti e la nota shopper viene addirittura esposta alla mostra “The bag”. Nel corso degli anni ’80 continuano le aperture dei negozi in Italia, a Firenze, e all’estero, a Parigi. Negli anni ‘90 inizia la produzione della linea “Fkexa” con l’intendo di attribuire maggior comfort alle scarpe sportive.

Il cinquantesimo anniversario dell’azienda segna un importante momento di passaggio in cui Renzo Rossetti passa il testimone ai figli.

Oggi l’azienda è capitanata dalla seconda generazione con i fratelli Dario, Luca e appunto, Diego che dell’azienda è Presidente. Nel 2010 l’apertura del primo canale social Facebook, e successivamente nel 2013 il profilo Instagram, segna l’inizio della nuova era digitale, oggi l’e-commerce ha un’incidenza del 5% sul fatturato ed è la seconda boutique per volume di affari. Qualche dato che ne contraddistingue il successo: con 50 milioni di Euro di fatturato, una produzione al 50% di calzature sia maschili che femminili, 330 dipendenti in tutto il mondo e un prodotto al 100% Made in Italy,  Fratelli Rossetti controlla l’intero processo dallo stile alla produzione alla distribuzione mantenendo e tramandando l’alto contenuto artigianale in cui l’estetica incontra la funzionalità in un perfetto equilibrio tra tradizione e tendenze alla moda con grande attenzione al comfort. La riconoscibilità del marchio è resa possibile dell’estensione internazionale della rete di negozi diretti, dalla visibilità sul web e da una distribuzione nei principali negozi del mondo. Una storia familiare che punta sull’altissimo valore qualitativo che non può competere sia per le ricercate tecniche di produzione che per la scelta dei materiali pregiati. Recenti aperture di lussuosi negozi sono avvenute a Dubai, San Paolo, negli aeroporti di Malpensa e Linate oltre alla boutique nella prestigiosa cornice di Galleria Vittorio Emanuele, il salotto di Milano. Insomma, non serve aggiungere altro, il marchio Fratelli Rossetti ha maturato negli anni una meritata fama tanto da vantare un primato mondiale tutto italiano. Un applauso a Diego Rossetti per la sua testimonianza così come a Silvia Paganini per averci fatto meglio conoscere due talentuose realtà territoriali di grande valore. Da parte del Presidente Paolo in chiusura, a ciascuno dei nostri relatori una pergamena personalizzata quale ringraziamento per la loro presenza e testimonianza offerta al Club che s’impegna a donare un contributo alla Fondazione Bianca Ballabio.